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Vini da Messa

Ex Genimine Vitis

Il vino Martinez
per la Santa Messa

Negli anni ’60 i fratelli Martinez ex allievi Salesiani, hanno allargato la gamma di produzione della propria cantina storicamente costituita da vini Marsala e liquorosi tipici siciliani, con i vini per la Santa Messa che oggi vendono nel mondo.

Canone 924
Codice Diritto Canonico

Il vino per la Santa Messa è prodotto secondo i dettami del Diritto Canonico che al Cap.1, Art. 3, Canone 924 recita: “Il vino deve essere naturale, del frutto della vite e non alterato”.

L’uva frutto della terra
e del lavoro dell’uomo

In Cantina Martinez il vino per la Santa Messa viene prodotto attraverso un blend dei principali vitigni autoctoni della provincia di Trapani: Catarratto, Inzolia e Grillo per le tipologie bianche, Nero d’Avola e Nerello Mascalese per la tipologia rossa.

Le analisi

Completato il processo produttivo, dalla cantina vengono prelevati due campioni di vino di cui uno viene consegnato ad un laboratorio di fiducia della diocesi che lo analizza, l’altro viene archiviato in Diocesi.

Il sigillo della Diocesi

Il direttore dell’ufficio liturgico della diocesi di Mazara del Vallo sigilla con cera lacca tutte le vie d’accesso delle cisterne dedicate ai vini per la Messa. L’incaricato toglie e rimette i sigilli tutte le volte che il prodotto sarà spillato dalle cisterne e imbottigliato per garantirne la genuinità.

Il certificato

Se dalle analisi fatte il vino risulta essere idoneo, la Diocesi rilascia il certificato che autorizza l’azienda alla commercializzazione e produzione. Alla Cantina Martinez tale certificazione è riconosciuta con continuità dagli anni ’60.

Imbottigliamento

Alla presenza del responsabile dell’ufficio liturgico, il vino viene imbottigliato e spedito nelle diocesi nel mondo, sempre accompagnato da una certificato d’idoneità della diocesi. Ogni bottiglia riporta il riferimento dell’autorizzazione dell’ufficio liturgico diocesano e il sigillo della diocesi di riferimento.

La consacrazione

Dalla vite, il vino arriva all’altare dopo diversi mesi di lavorazione, durante i quali viene trattato con ogni cura e attenzione perché possa conservarsi inalterato ad ogni consacrazione.

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